Puntata molto intensa, dinamica, piena di ritmo, con scene di suspence, un pizzico di comicità e con un giusto equilibrio tra ricordi e novità.
Davvero bella nel suo svolgimento, godibile per l’atmosfera fiabesca intorno alla coppia di giovani innamorati in antitesi a quella gotica di Lucrezia e del suo infernale girone di menzogne e trappole.
Un tempo cadenzato con cura, anche nel suo galoppare, perchè volto a creare passione e paura crescenti e con attimi di puro incanto.
Finora sicuramente quella, tra le puntate, che contiene un magnetismo creato dalle future aspettative: tutto da ora può avvenire e prendere direzioni diverse; niente, a mio avviso, è scontato se non il lieto fine dell’amore di Andrea e Agnese.
Qualche fugace remake con la prima serie (abito rosso di Agnese, simbologia della scalinata nella morte di Lucrezia, il marito di Emilia tanto somigliante allo squallido padre, Iacopo che gioca di scherma e battute con l’amico come il conte Drago con Fabrizio) si intonano a meraviglia non creando confronti ma solo legami impliciti con il passato.
Una conferma per me il profondo spessore del personaggio di Martino che in questo terzo episodio esplode in tutto il suo carisma, onorando i valori sacri della famiglia con il rifiuto ad accogliervi Loya (e assumendosi finalmente a pieno diritto il suo titolo di Conte Ristori!), diventando il giustiziere di Lucrezia dando significato a un odio placabile solo con un delitto (perché la malattia per quanto deturpante non avrebbe prodotto in lei una morte tanto fatale nel simbolismo!),e abbandonandosi al languore devastante e impetuoso del suo sentimento per Emilia.
Quest’ultima, dolcissima figura di donna infelice e condannata alla malinconia, elegante nei modi e nelle parole, delicata, con un’ampiezza di cuore da renderla quasi angelica e di una luminosità che finora non trova pari, neanche in Agnese, nonostante questa sia la rappresentazione della fresca fierezza della giovinezza!
La scena passionale tra Martino ed Emilia
contiene quel fascino raro che dà all’amore vero i contorni del miracolo...una dimensione così languida e atemporale entro cui entrambi si estasiano ma dalla quale entrambi fuggono per paura che tale miracolo si possa schiantare contro la realtà disincantata che sono costretti a vivere.
E a me spettatrice ha donato emozione, di quelle che anche a scena finita continuano a restare impresse e magicamente indimenticabili.
Sfiziosa, frizzante, saporita la promessa dell’incontro tra Dorina e Aldo Corsini!
Molto più smaliziata della puntata scorsa la passione di Andrea e Agnese, cullata dalla melodia di quel canto dolcissimo e arricchita da vibrazioni quasi evanescenti, forse evocativa dell'amore di Elisa e Fabrizio in alcuni tratti ma che mi ha fatto apprezzare molto la sintonia dei due attori.
Superba Lucrezia!
Ottima la metafora scelta da alcuni di voi con la strega cattiva delle fiabe: mascherata di finta beltà, avanza lungo quel corridoio con intenzioni lucidi e folli al contempo, vestita e truccata coi colori dell’oro e del sangue ( tipici dei tiranni), spezzando ogni illusione di riscatto con le sue parole cariche di astio e muore come un rapace colpito in cielo da un cacciatore: le braccia spiegate come ali tese e il capo all’ingiù a definire finalmente la sua resa!
Un’uscita di scena da regale megera, un ultimo atto da brivido e ovazione! Una grande perdita la sua...un’eredità difficile quella che lascia a Vittoria o allo stesso Gasparo!
Rimane sospeso solo qualche minuscolo punto interrogativo (che comunque non adombra uno spettacolo davvero avvincente) come la già citata decisione di Martino a non dire la minaccia sussurratagli all’orecchio da Lucrezia (a che pro non svergognarla in una situazione pubblica che poteva solo esserle sfavorevole?!?) o l’orario tardo in cui decide repentinamente di recarsi a Torino per andare a parlare con Emilia (che in quel momento poteva benissimo essere in intimità con suo marito...
).
Ma queste sono necessità narrative che hanno un senso obbligato per le conseguenti vicende...
Adesso aspetto con ansia il seguito e se continuerà ad avere quest'andamento in salita, ci sarà davvero da sognare, wow!
E dopo queste "due" parole per esprimere il mio commento sulla puntata in generale, non posso non dirne almeno "una" (sul serio!
)sulla nuova rivelazione di questa fiction, che esprime tutta la mia ammirazione:
Gasparo, sei meglio di Terence...ehm, quasi!!